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PERCHE’ QUESTA GUERRA È UNA GUERRA REAZIONARIA Con la fine del blocco sovietico è venuto meno un ordine mondiale. Questa è ormai un’evidenza che rasenta la banalità. Si trattava di un ordine basato sulla divisione in tre blocchi (non solo due, poiché tra i due andava consolidandosi il blocco dei cosiddetti non alleati) basato in buona parte sull’equilibrio nucleare e sull’implicito terrore. Le categorie politiche che davano forma a quell’ordine erano quelle impiantate sulla dicotomia amico/nemico. Si tratta delle categorie politiche convergenti nella categoria della sovranità. L’ordine interno e quello internazionale veniva pensato e quindi praticato secondo questa categoria fondamentale, sebbene declinata diversamente. Le varie costituzioni, ossia le varie forme di organizzazione dei poteri e dei rapporti di questi con gli abitanti di un determinato territorio, non sono altro che declinazioni diverse del principio di sovranità. Ovviamente quell’ordine contemplava differenze di sovra...
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  «Fino alla seconda metà del XV secolo, o ancora un po’ oltre, il tema della morte regna da solo. La fine dell’uomo, la fine dei tempi prendono l’aspetto delle pesti e delle guerre. Questa conclusione e quest’ordine ai quali nessuno sfugge dominano l’esistenza umana. La presenza che minaccia all’interno stesso del mondo è una presenza scarnita. Ed ecco che, negli ultimi anni del secolo, questa grande inquietudine gira su se stessa; la derisione della follia prende il posto della morte e della sua serietà. Dalla scoperta di quella serietà che fatalmente riduceva l’uomo a niente, si è passati alla contemplazione sprezzante di questo nulla che è l’esistenza stessa»  «L’annientamento della morte non è più niente perché era già tutto, poiché la vita non è essa stessa che fatuità, vane parole, strepito di sonagli e scettri di follia. La testa che sarà cranio è già vuota. La follia è l’anticipo della morte. Ma è anche la sua presenza sconfitta, schivata in questi indizi di ogni gior...