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Visualizzazione dei post da 2020
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  PERCHÉ LA NOSTRA COSTITUZIONE È UNA COSTITUZIONE DEMOCRATICA? Ci si interroga da sempre sulla natura del ‘politico’, sulle sue categorie fondamentali. In genere le teorie che risultano da questi interrogativi fanno riferimento all’uso legittimo della forza. Si tratta di riflessioni importanti poiché, a meno di visioni ireniche, con quell’uso bisogna fare i conti. Ma se la vita politica fosse tutta racchiusa nelle categorie del politico così rinvenute e si desse una definizione della democrazia sulla base di queste categorie, si perderebbe il significato della democrazia come valore politico e con esso l’essenziale della dimensione politica dell’esistenza umana. Di ciò che sia la “politica” ha scritto, secondo me efficacemente, H. Arendt nel suo Vita activa. Il riferimento è alla polis greca in cui il bios politikos (la vita politica) era la forma di vita di uomini liberati dalla necessità, ossia dalla riproduzione della mera vita biologica. Nella polis l’uomo acquisisce, accanto ...

Il Logos e la democrazia

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Dopo le suggestioni nicciane e senza sminuirne la validità, riprendo il discorso sul  logos . Il ritorno a Nietzsche sarà, di volta in volta, inevitabile. Il suo pungolo non potrà esser messo a tacere. Nonostante la denuncia che Nietzsche fece del socratismo, penso che dagli esiti socratici della cultura greca non si possa prescindere. Questi esiti non possono essere compresi sino in fondo qualora si prescinda dal contesto in cui presero forma: la democrazia ateniese al suo declino . La filosofia dei Greci non si può comprendere senza fare riferimento all’universo spirituale della polis, la formazione politica che si sostituì, attraverso vicende complesse e secolari, agli antichi regni. È nella polis che emerge la preminenza del linguaggio ed è nell’elemento del linguaggio che si costituisce il logos greco [1] . Nella polis il logos manifesta la sua origine politica [2] . L’emergere del logos classico chiama in causa, come sua condizione, l’emergere della dimensione p...
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RIPENSARE L'ECONOMIA POLITICA. LA LEZIONE DI KARL POLANYI Il nostro modo di intendere l’economia costituisce un serio ostacolo per una comprensione esatta dei fenomeni economici. Quando usiamo il termine economia intendiamo ormai solo un insieme di moventi particolari e di scopi molto specifici piuttosto che un sistema di mezzi di sussistenza e una specifica tecnologia. Alla luce di una simile nozione riduttiva di economia, «invece delle caratteristiche permanenti e costanti di tutte le economie umane, sono quelle meramente transitorie e contingenti che appaiono essenziali» (K. Polanyi, Il ruolo dell’economia nelle società antiche, Einaudi 1983, p. 10). In ultima analisi è l’innaturale influenza sulla società del sistema di mercato che determina la riduzione del significato della nozione di economia. Furono i fisiocratici a generare il concetto di economia, contestualmente all’emergere del mercato inteso come meccanismo offerta-domanda-prezzo. Questo meccanismo comincia a ...